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Annalisa Achenza​​

Nata a Cagliari il 3 gennaio 1952, è dal 1972 docente di discipline pittoriche presso il liceo artistico statale di Cagliari. Particolarmente sensibile alle problematiche artistiche e sociali, si interessa alla multimedialità dell'arte partecipando in prima persona a rassegne dove la pittura, l'installazione, la musica, il suono, la voce, la performance interagiscono tra loro.


Ha partecipato a varie mostre collettive e diverse personali. Nel '94 partecipa in Corsica alla manifestazione "Pax Pisana" a San Michele di Murato con l'installazione "Riflessione". Nel '97 ha frequentato il 1° stage avanzato di incisione svoltosi a Cagliari presso l'Exmà tenuto dal maestro belga Enk De Kramer. Da anni collabora con "Interazioni", festival di performing arts, video, installazioni. Diverse le partecipazioni a collettive organizzate dal Centro Culturale Man Ray, allo spazio G28, e altre importanti organizzazioni culturali. Sono nel '92, '98, 2002, '06 le personali alla galleria la Bacheca di Cagliari.


Hanno scritto di lei:

Luigi Mazzarelli, Annamaria Lecca, Massimo Antonio Sanna, Giuseppe Pettinau, Annamaria Janin, Alessandra Menesini, Mariolina Cosseddu, Gianni Murtas, Ivo Serafino Fenu.

 

TESTO CRITICO
"[...]

Vi è tuttavia un salto nella vicenda stilistica della pittrice. Dalla fase iniziale del tutto assorbita nell'astrazione, in una serena, rassicurante dislocazione di tessere colorate nello spazio, qui e lì coperto dal bianco opalescente delle carte veline, passa improvvisamente a uno dei tanti versanti in cui - sopra, sotto o a fianco degli scampoli liquescenti dell'icona - si è riproposto l'informale. Come per tutto l'orizzonte delle arti visive successive alla fine delle avanguardie storiche, anche nella pittura dì Annalisa si disfa e si rifà ciò che appena ieri era stato disfatto e rifatto, ma qui, più che altrove, mi sembra, la superficie così accanitamente manipolata non si lascia semplicemente annichilire: resiste. Sotto la pesante coltre materica che ribolle certamente si nasconde qualcosa di inatteso e terribile. Sarebbe azzardato associare questa crosta tumescente all'Aura, ma dal punto di vista del potere ulteriorizzante vi è una sorprendente assonanza... Certo l'Aura è Cielo, il principio etereo per antonomasia; questa, più che Terra, è fango disseccato, anzi cielo: ma si, fango e cielo! Appunto! La magia cui l'autrice ha atteso con straordinaria sapienza consiste infatti nel mescolare un principio etereo con un principio corporeo affinché ognuno di essi si trovi clamorosamente fuori cardine. Non già enti pacificati, si badi, ma solidarmente estraniati. È questo il motivo per cui la "crosta" acquista una sorprendente mobilità semantica: se vi indugi, verrà fuori qualcosa. Così è: vellicata dall'ansia, quella si apre dall'interno per lasciare un varco alla luce. Ahimè! una luce tumefatta e livida che accompagna gemiti sospiri deliri. Lampi che presto ritornano al bitume, alle terre brunite, ai cristalli di sale. Da quel momento una folla di fantasmi cominciò a volteggiare in mulinelli di luce, vento, polvere sopra le croste incandescenti, le fessure, i crepacci dei tenebrosi paesaggi materici di Annalisa. Li avrei presto visti danzare lungo le pareti della "Bacheca", mai come allora inquietanti e seducenti, scolpiti a giorno dalla luce dei fari della galleria, fin quasi a uscire dalle loro nicchie di terra e oltremare."
Luigi Mazzarelli, dal catalogo della personale "Fantasmi"

 

BIBLIOGRAFIA
LAS. L'artistico e i suoi artisti, catalogo, Cagliari 1995;
Espressioni artistiche dall'arcaico al moderno: Bisso porpora e carbone, catalogo, Cagliari 2002;
Liber-Azione. Arte e cibo, catalogo a cura di M. Cortese, Cagliari 2003;
60° Anniversario 25 Aprile, catalogo, Cagliari 2005;
Menesini, "Oltre la terra vanno i mondi interiori di Annalisa Achenza", in L'unione sarda, 13 aprile 2006;
In Loco. L'arte corre sul fiume, catalogo a cura di I. S. Fenu, Cagliari 2006.

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